A distanza di poco più di un anno dalla sua pubblicazione in esclusiva per PlayStation 5, giunge finalmente su PC anche il sedicesimo capitolo della serie Final Fantasy, per la prima volta al debutto anche su Steam oltre che Epic Games Store. L’iniziativa è chiaramente in linea con la nuova politica promossa da Square Enix, che vorrebbe proporre il suo portfolio di prodotti al più vasto pubblico possibile fin dai loro primi vagiti; si tratta di un’interessante novità per chi trovasse indigesto quello che da molti è percepito come un mero “client di Fortnite”, ma le notizie positive, ahinoi, si fermano qua. Forse.
Nella sua recensione dell’edizione PS5 il nostro Danilo aveva già chiarito quanto l’intrigante mix di elementi narrativi indovinati dallo Square Enix Creative Studio III (sì, quelli del celebratissimo quattordicesimo episodio) avessero destinato Final Fantasy XVI ad essere ricordato come uno dei capitoli dalla storia più memorabile. Non è un caso che gran parte dei materiali promozionali strizzassero l’occhio all’estetica resa celebre dall’adattamento televisivo della serie di romanzi firmati da George R.R. Martin, “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, data la confermata scelta da parte della compagnia giapponese di puntare ad un nuovo pubblico di giocatori.
Pur includendo nel suo DNA elementi propri di opere nazionali di grande spessore, come la serie manga Attack on Titan e rimandi a svariati film Kaiju – o alla serie animata Neon Genesis Evangelion -, Final Fantasy XVI è stato concepito per risuonare espressamente con i gusti del pubblico occidentale. Una virata di intenzioni talmente sensibile da interessare non solo il mero comparto estetico e narrativo, ma tale da definire inedite urgenze ludiche: Final Fantasy XVI è infatti il primo “vero” Action RPG a far capolino nella serie, per di più con doppiaggio completamente in italiano!
Il resto dell’articolo è disponibile su TheGamesMachine.it