Sul finire del mese scorso vi ho proposto su queste pagine un’anteprima in cui decantavo le qualità di Astria Ascending, RPG a turni ispirato ai classici della scena JRPG anni ‘90 sviluppato dallo studio franco-canadese Artisan Studios. Dopo aver passato decine d’ore in compagnia dei suoi protagonisti, attraversando in lungo e in largo il mondo fantasy di Orcanon, posso finalmente trarre le mie conclusioni su quello che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare un’inaspettata sorpresa nel genere di riferimento.

Astria Ascending è un videogioco che raccoglie a piene mani elementi e meccaniche da titoli ben più noti e celebrati nel tentativo di offrire un’esperienza che possa risultare accattivante per gli appassionati, ammantando il tutto con una presentazione estetica che ammalierebbe anche il più disilluso giocatore d’altri tempi, ormai poco propenso a immergersi nelle vicende generalmente teen-fantasy delle produzioni giapponesi. Nei panni di un gruppo di avventurieri, ovviamente investiti di un compito al di sopra dell’umano da una forza divina come cliché comanda, ci si muove seguendo le fila di una storia che, non fosse per una sceneggiatura piuttosto blanda, potrebbe tranquillamente essere affiancata all’ambizione dei più celebrati JRPG dell’era 32 bit di Sony.

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